Nella sala X sono ordinati dipinti settecenteschi. La divisione dei generi artistici effettuata nel XVII secolo si radicalizza nel corso di questo nuovo secolo; il paesaggio, sia dipinto con precisione e realismo sia come capriccio, costituisce di certo uno dei generi preferiti.
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Fra Galgario Ritratto di giovane prima metà del XVIII secolo
Il Ritratto di giovane di Fra Galgario è databile attorno al quarto decennio del XVIII secolo. Il giovane, disinvolto e con un atteggiamento piuttosto naturale, guarda al suo secolo con occhi spalancati. Di probabile medio ceto sociale, egli indossa un copricapo a mo' di turbante, un ampio soprabito che scende sulle spalle ed i guanti.
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Pitocchetto Ritratto di viandante seconda metà del XVIII secolo
Al campionario figurativo del Pitocchetto si riconduce il Ritratto di viandante, probabilmente eseguito attorno al 1788. In linea con le teorie illuministiche l'artista si sofferma ad osservare e rappresentare un pitocco, un miserabile e sbandato uomo di strada. Il protagonista, coperto di abiti stracciati, appare segnato in volto dalle difficoltà della sua esistenza; tuttavia viene rappresentato con la dignità monumentale del grande signore secondo i canoni della ritrattistica ufficiale.
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Giovanni Paolo Pannini Capriccio con il Colosseo XVIII secolo
La tela, forse risultato di un lavoro condotto dall'artista avvalendosi della collaborazione della bottega, è chiaro esito della pittura di paesaggio, secondo i moduli del XVII secolo. Pannini, senza alcuna verità storica, dipinge la città di Roma già distrutta ai tempi dei Romani; un paesaggio archeologico immaginario, in cui vengono accostati celebri monumenti antichi fra loro distanti e dove personaggi abbigliati all'antica animano il dipinto come una scena teatrale.
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Gaspar van Wittel Veduta della piazza del Quirinale fine del XVII secolo
Gaspar Van Wittel alla fine del XVII secolo ritrae la Roma a lui attuale dalla piazza del Quirinale, con un occhio attento e lenticolare. Dal palazzo del Quirinale, allora residenza del papa, la descrizione giunge fino alla cupola di San Pietro, e in un ampio sguardo nulla può sfuggire all'indagine attentissima della ragione umana.
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Bernardo Bellotto Veduta di piazza San Marco XVIII secolo
La tela è stata eseguita da Bernardo Bellotto, nipote di Canaletto, forse con il concorso di qualche collaboratore. Piazza San Marco è vista da uno scorcio della piazzetta dei Leoni, ritratta di sottecchi da un punto di vista insolito, ma viva e attiva nelle vicende di ogni giorno.
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Canaletto Capriccio con torre ed edificio gotico in distanza sulla laguna fine del XVIII secolo
Il dipinto, in buono stato di conservazione, si data agli ultimi anni del 1700. Si tratta di uno dei tipici capricci di Canaletto, in cui in un ambiente lagunare che ricorda Venezia si affacciano un'antica torre circolare usata come abitazione e sul fondo un edificio goticheggiante di chiara matrice anglosassone.
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