Piano primo Sala VI

Piano primo - Sala VI - I dipinti del Cinquecento

 
Al Cinquecento, secolo del pieno Rinascimento, ma anche della crisi e della contraddizione, si datano le opere delle sale VI, VII e VIII.
 

 

Giovan Pietro Rizzoli, detto Giampietrino
Madonna col Bambino
fine XV secolo

Questa intensa Madonna rinascimentale è stata attribuita a Giampietrino, allievo di Leonardo, operante nella bottega milanese del grande maestro alla fine del XV secolo.
In questo dipinto ogni riferimento religioso resta sotto tono rispetto agli elementi profani: la bella signora elegantemente vestita ed ornata di gioielli, è in posa e regge in grembo il Figlio, mentre San Giovannino dal basso si rivolge al Bambino. E' però una semplice mela, posata sul mobile alle spalle della scena, a dare il significato ultimo all'opera. Bacata e corrotta la mela è simbolo della decadenza che ogni essere reca con sé, monito, allo stesso tempo, della caducità della bellezza e del benessere della giovane madre.

Madonna col Bambino

 

 

 Sebastiano del Piombo
Nascita di Adone
Morte di Adone
1510 circa

Le due opere nascono probabilmente come parti di un mobile dipinto. Realizzate da Sebastiano del Piombo attorno al 1510, mostrano evidenti influssi di Giorgione, grande maestro veneziano dei primi decenni del Cinquecento.
Le due tavole rappresentano due episodi del mito di Adone, così come descritti nelle Metamorfosi da Ovidio. Nel primo dipinto è narrata la Nascita di Adone proprio nel momento in cui il bellissimo bambino viene letteralmente cavato dall'albero di mirra da Afrodite, ostetrica d'eccezione.
Il secondo narra invece la Morte di Adone ucciso da un cinghiale durante una battuta di caccia. Col sangue versato da Adone morente si tingeranno le rose fino ad allora solo bianche, e da ogni lacrima versata da Afrodite nasceranno gli anemoni. E' questa una storia di nascita e morte, di stagioni che si avvicendano.

 

 

Tintoretto
Compianto sul corpo di Cristo
1555-1556

Il Compianto sul corpo di Cristo è stato dipinto da Tintoretto tra il 1555-1556, periodo di forte interesse nei confronti dell'opera di Paolo Veronese.
Il nodo dei dolenti, ai piedi della croce, si stringe con un ritmo di danza sincopata ed un movimento sofferto e decisamente teatrale intorno al corpo eroico di Cristo, al quale si contrappone quello della Vergine svenuta.

 

  <    torna all'elenco delle sale    >