Piano terra - Sala II - Le miniature
Nella sala II, in un atmosfera suggestiva che evoca antichi scrittoi, è raccolta una ricca collezione di miniature. Tre antifonari completi, moltissime pagine e singole iniziali sono ordinati qui a rappresentare un panorama di tutto rispetto della produzione italiana, con qualche esempio straniero. |
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Secondo Maestro dell'Antifonario M di San Giorgio Maggiore Antifonario diurno del proprium de sanctis sesto-settimo decennio del 1400 L'importante codice miniato, completo e databile alla seconda metà del XV secolo, è attribuito al miniatore, per noi ancora privo di nome, noto come Secondo Maestro dell'Antifonario M di San Giorgio Maggiore, attivo tra Venezia e l'Emilia e collaboratore del grande maestro Belbello da Pavia. Il corale, in ottimo stato conservativo, proviene dal convento di San Sisto di Piacenza. Esso presenta un'insolita esuberanza decorativa, con due o più iniziali istoriate per ciascuna celebrazione liturgica. |
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Belbello da Pavia Santo con libro seconda metà del 1400 Databile agli ultimi anni dell'attività di questo grande maestro (1425/1470), la grande lettera Q istoriata fa da cornice ad un santo barbato che regge in mano un libro. Questo frammento deriva quasi certamente da un secondo corale eseguito per la comunità di San Giorgio Maggiore di Venezia. |
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Cristoforo Cortese
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Maestro B. F.
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Maestro di Jean de Dunois (Jean Haincelin?) Questa miniatura, di carattere cortese, faceva parte di un codice in cui erano narrate le vicende di Re Artù, Lancillotto e Ginevra. Eseguito probabilmente a Parigi per il Duca di Berry attorno alla metà del 1400, il manoscritto si riconduce al Maestro di Jean de Dunois, il quale deve il suo nome al fatto di aver miniato il Libro d'ore per il figlio illegittimo del Duca d'Orleans, Jean de Dunois, appunto. |